Poco o nulla si dice però del suo utilizzo per i Bisogni Educativi Speciali (per tacere dei Bisogni Comunicativi Complessi), soprattutto al di fuori dei circuiti "specializzati".
Eppure siamo di fronte finalmente a uno strumento inclusivo, piacevole, bello, efficiente in grado rendere simili invece che differenziare! E' “normale” vedere qualcuno che usa un tablet in giro per la città: nessuno si fermerebbe per chiedergli perché lo usa!
Però - anche se ci piace (ed è anche giusto) vederlo sotto questa luce - il percorso che porta all'utilizzo del tablet deve essere strutturato, personalizzato e condiviso con la consapevolezza che:
1) come ausilio potrebbe anche non andare bene per quel bambino/ragazzo/adulto;
2) soprattutto in età evolutiva, non tutti gli ambienti di vita potrebbero essere in grado di farlo utilizzare in maniera adeguata e significativa.
Non dimentichiamo che l'utilizzo del PC per i BES è stato una conquista non certo facile né immediata nella scuola, che la nuova tecnologia si evolve di giorno in giorno e non è sempre tanto facile tenere il passo.
Quando il tablet diventa un ausilio, la scelta della sua dimensione, quella degli accessori e delle app, va accuratamente tarata in base a chi lo deve utilizzare. Redatto un progetto, non bisogna solo ricercare quelle applicazioni che rispondono alle nostre esigenze ma dobbiamo prima occuparci di trovare quegli accessori che, ad esempio, garantiscano un'inclinazione adeguata e/o ne permettano l'utilizzo anche in caso di problematiche motorie.
E' chiaro dunque il motivo per cui abbiamo deciso di promuovere e sostenere con il nostro impegno diretto l'informazione/formazione su questo tema. Tutti i post che tratteranno esplicitamente del tablet come ausilio saranno contrassegnate con il simbolo che vedete sopra e verranno inseriti contestualmente nel menu principale, dove ritroverete anche queste riflessioni.
Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio
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